Rimini | Aeradria è fallita
Il tribunale di Rimini ha depositato oggi la sentenza con cui ha decretato il fallimento della società di gestione dell’aeroporto internazionale di Rimini e San Marino ‘Federico Fellini’. La sentenza prevede che l’attività dell’aeroporto vada avanti in esercizio provvisorio, per evitare la perdita della concessione Enac per lo scalo riminese. Possibilità su cui fino a ieri i nuovi vertici di Aeradria hanno espresso seri dubbi.
Il tribunale “ha ritenuto non sussistenti i presupposti di ammissibilità per la prosecuzione della procedura di concordato in continuità aziendale sotto plurimi profili, tra i quali si richiamano la mancanza dei presupposti di correttezza e completezza dell’informazione al ceto creditorio”, spiega una nota, “in presenza di uno stato di conclamata insolvenza”. Non si possono anteporre, spiegano dal palazzo di giustizia, criteri di opportunità a profili di ammissibilità giuridica.
Il tribunale continua a ribadire sbagliata l’equazione secondo cui al fallimento della società di gestione seguirà in automatico la chiusura dello scalo (l’Enac dovrebbe in automatico ritirare la concessione) e rilancia: “Non può, viceversa, ragionevolmente escludersi, dopo la fase dell'esercizio provvisorio e del probabile commissariamento, l'esito positivo di un bando europeo ad evidenza pubblica in grado di garantire continuità della struttura aeroportuale e di meglio soddisfare la classe creditoria, nel contesto di una procedura garantita dagli organi fallimentari”.
Curatore fallimentare è il famigerato Renato Santini, commercialista bolognese consulente incaricato dal tribunale di redigere la relazione che ha rimesso in discussione la validità del piano di concordato già accolto in precedenza dal tribunale stesso.
“Il fallimento di Aeradria rappresenta un danno devastante per il nostro territorio e un danno enorme per gli stessi creditori. Se gli effetti di questa decisione occuperanno il dibattito politico-amministrativo nei prossimi giorni, le conseguenze per i lavoratori e per il tessuto socioeconomico riminese saranno purtroppo evidenti nei prossimi mesi. Non si è voluto tenere conto dello sforzo dei creditori e della nuova società. E la domanda è ‘perché?’. Nelle prossime ore sarò più lucido di adesso e mi riservo di mettere sul piatto una serie di ragionamenti più freddi che aiutino a comprendere questa incredibile decisione. Non servirà a molto, visto che il vero danno al territorio riminese è ormai fatto”, è il commento a caldo del presidente della Provincia di Rimini Stefano Vitali.
“Abbiamo perso tutti”, è il commento del presidente di Confartigianato Rimini Mauro Gardenghi. “La decisione del Tribunale di dichiarare sostanzialmente il fallimento di Aeradria va infatti contro gli interessi del territorio. Ho ovviamente il massimo rispetto per ciò che è stato deciso e per la magistratura, ma sono profondamente deluso e amareggiato. Abbiamo sperato in una diversa soluzione del problema, abbiamo sperato che si tenesse conto della realtà dei fatti, delle aspettative di un territorio e della sua economia, degli sforzi economici compiuti in queste settimane, tutti protesi a salvare una infrastruttura senza la quale sostanzialmente cadono le ragioni degli investimenti compiuti per favorire turismo balneare e turismo fieristico-congressuale”.